L’Abbazia di Lucedio fu fondata nel 1123 dai monaci Cistercensi che bonificarono il territorio introducendo all’inizio del ’400 – primi in Italia – la coltivazione del riso.
L’Azienda Agricola Principato di Lucedio ha una storia lunga nove secoli e occupa una superficie di cinquecento ettari all’interno di un Parco Regionale.
L'attività di coltivazione della nostra azienda prevede l'utilizzo sia di un metodo di coltivazione integrato, sia di un metodo biologico.
L’onestà intellettuale e tecnica ci ha portato a differenziare i metodi di coltivazione al fine di soddisfare sia la clientela che richiede un prodotto derivante da agricoltura biologica sia la clientela che richiede un prodotto di qualità ineccepibile in termini organolettici e di sicurezza del consumatore.
In primavera i campi fertili sono pronti ad accogliere la semina del riso. A Lucedio utilizziamo solo sementi certificate che vengono impiegate sia nella semina in acqua sia in asciutta, a seconda delle caratteristiche del terreno, della posizione dei campi e dei fontanili.
Grazie alle tecniche di agricoltura di precisione, ed in particolare alla mappatura dei terreni, siamo in grado di somministrare in modo differenziato gli apporti di fertilizzanti in ogni appezzamento evitando, in questo modo, eccessi e carenze.
La maturazione del riso procede sotto il caldo sole estivo.
Gli interventi di lotta meccanica alle malerbe vengono rifiniti in questo periodo con la monda manuale del riso in modo da ridurre il più possibile la quantità di erbe infestanti ed arrivare al periodo del raccolto con campi con poca presenza di malerbe e soprattutto un ambiente pulito.
L’autunno è la stagione che ripaga l’agricoltore di tutto il suo operato, ma il lavoro non finisce qui. Dopo il raccolto il riso viene essiccato prima della lavorazione in riseria.
Per preservare al meglio le caratteristiche organolettiche del nostro riso, utilizziamo per l’essiccatura il gpl, riducendo così, oltre ai residui sui chicchi, anche le emissioni in atmosfera.
A Lucedio pratichiamo un doppio sovescio, tecnica di rotazione delle colture che ci permette di nutrire i terreni durante la stagione fredda.
Orzo e veccia vengono seminati in autunno e in inverno e successivamente interrati per aumentare la naturale fertilità dei campi, riducendo l’uso di concimi chimici.